Nuove costruzioni o immobili usati: nuova direttiva “Case Green”

L’Unione Europea, attraverso la direttiva “Case Green”, ha delineato un ambizioso piano per ridurre le emissioni nocive del 55% entro il 2030 e raggiungere le emissioni zero entro il 2050. Questa iniziativa impone agli italiani di migliorare l’efficienza energetica delle loro abitazioni, portando quelle più energivore alla classe energetica E entro il 2030 e alla classe energetica D entro il 2033.

Il Contesto del Patrimonio Immobiliare Italiano

Esaminiamo la situazione attuale del patrimonio immobiliare italiano, considerando l’epoca della costruzione. La necessità di riqualificare il parco immobiliare esistente è evidente per rispettare le nuove normative

Impatto sulla Classe Energetica

Se non vi fossero cambiamenti alla vigilia dell’entrata in vigore della direttiva “Case Green”, circa il 60% degli immobili sarebbe inagibile o invendibile. Entro il 2033, tale percentuale salirebbe al 76%, rendendo molti immobili “fuori legge”. Questo solleva domande cruciali sull’effetto di questa situazione sul mercato immobiliare.

Studio di Mercato

Uno studio presentato da Ing. Carlo Giordano al RE-ITALY del 21 giugno scorso evidenzia che le abitazioni in Classe energetica A e B hanno registrato un aumento del 14,3% nei valori immobiliari dal 2019. Al contrario, quelle in Classe Bassa (F e G) hanno subito una diminuzione del 4,8%. La forbice dei prezzi tra le classi energetiche si sta ampliando, indicando un impatto tangibile sul mercato.

Investire in Nuove Costruzioni

Acquistare una casa nuova non solo garantisce un notevole risparmio energetico, ma offre anche la sicurezza di una struttura antisismica di ultima generazione. I dati indicano che investire in nuove costruzioni potrebbe essere uno dei migliori affari immobiliari nei prossimi anni.

Preferenze degli Acquirenti

Nonostante ciò, più del 90% degli acquirenti si orienta verso il mercato dell’usato, pensando di risparmiare. Tuttavia, gli indicatori suggeriscono che le Classi Energetiche Alte aumenteranno di valore, mentre quelle Basse ne perderanno. La preferenza per l’usato potrebbe essere dovuta a abitudini consolidate, ma è importante considerare i cambiamenti in atto.

Raccomandazioni per il Futuro

Per incentivare la transizione verso immobili ad alta efficienza energetica, si auspica che lo Stato applichi un’IVA ridotta per gli acquisti in Classe energetica A. Al contempo, potrebbe aumentare l’imposta di registro per le Classi Energetiche Basse. I comuni dovrebbero agevolare la rigenerazione dei comparti industriali, promuovendo la costruzione di abitazioni ad alta efficienza e il recupero del verde. Le banche potrebbero applicare tassi agevolati per gli acquirenti di immobili ad alta efficienza energetica, garantendo una migliore tenuta del prezzo ipotecato.

Conclusione

Il prossimo futuro immobiliare potrebbe essere fortemente influenzato dalla transizione verso abitazioni più sostenibili. È fondamentale sensibilizzare acquirenti e proprietari di immobili a bassa efficienza energetica su questa evoluzione di mercato.

Giangiacomo Congiu
Coordinatore Osservatorio Immobiliare CONFABITARE

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