Stando a quanto emerge dall’ultimo bollettino CRIF per il secondo trimestre 2021, le attenzioni delle famiglie italiane nei confronti dei progetti immobiliari non sono mai state così elevate nelle serie storiche recenti. A dimostrazione di ciò, il balzo in avanti delle richieste di mutui e surroghe, che nel primo semestre dell’anno hanno fatto segnare un aumento del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2020, nonostante una flessione del 4,4% relativa al mese di giugno.
I volumi complessivi di domanda si dimostrano in tal modo ben superiori rispetto al 2020 (un anno che tuttavia mostrava i profondi segni del lockdown) e anche degli anni precedenti, ribadendo così le percezioni di una solida ripartenza del comparto.
Acquisto casa, in un anno il peso delle richieste è raddoppiato
Uno dei chiari segnali che manifesta in che modo gli italiani abbiano riacceso il proprio appeal nei confronti dei progetti immobiliari è il forte sviluppo delle richieste di mutui per acquisto casa, oggi pari al 52% del totale delle richieste immesse nei canali bancari, contro il 26% dei primi del 2020.
Di contro, sembra subire una corposa flessione il fenomeno delle surroghe, che pur negli ultimi anni era stato in grado di trainare il mercato dei finanziamenti: la quota sul totale delle richieste è scesa dal 69% al 42%, a conferma dell’impressione di un esaurimento graduale del bacino di potenziali interessati e, forse, della ridotta convenienza a effettuare tale transazione a causa del rialzo degli indici IRS.
Cresce l’apporto dei giovani under 35
Tra gli altri dati statistici di maggiore interesse di questo report rileviamo anche quello della ripartizione delle richieste per fasce di età. Emerge in tal modo che i richiedenti under 35 sono oggi pari al 30% del totale, contro il 22% di inizio 2020.
Naturalmente, lo sviluppo più recente della fascia più giovane è legata in buona parte alle agevolazioni predisposte dal governo a sostegno dei mutui per giovani, con interventi che hanno rilanciato l’interesse all’acquisto della casa da parte di questo importante segmento di mercato. Considerato che i benefici perdureranno ancora, è lecito immaginare che gli under 35 diverranno uno dei più importanti driver di una nuova ripresa che potrebbe durare anche nei prossimi mesi.
Aumenta ancora l’importo medio richiesto
Concludiamo infine rilevando come l’importo medio richiesto dai mutuatari italiani sia salito ancora nella prima metà dell’anno, fino a toccare i 139.000 euro, e supportando il fatto che il valore di erogato è oggi il più alto degli ultimi 15 anni.
Il salto in alto dei valori medi (10 mila euro in più da agosto 2020 a fine giugno 2021) è evidentemente riconducibile a quanto già condiviso in relazione alla flessione del peso delle surroghe e alla crescita relativa dei mutui per acquisti, con i valori delle prime che, di norma, sono ben inferiori rispetto ai valori dei secondi…