Mercato residenziale, cosa ne pensano le agenzie immobiliari italiane?

Mercato residenziale

Il mercato immobiliare residenziale italiano è in corso di ripresa ma… cosa ne pensano gli agenti sul proprio territorio di riferimento e su quello nazionale?

A fornirci una risposta è l’ultimo Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia, pubblicato all’interno del dossier OMI – Agenzia delle Entrate sul primo trimestre 2021, e che ci fornisce alcuni spunti che, di seguito, cercheremo di riassumere.

Le aspettative sul futuro a breve e medio termine

Cominciando dalle aspettative sull’andamento del mercato immobiliare nazionale, rileviamo come il saldo delle opinioni degli agenti sono negative, ma in modo piuttosto contenuto rispetto al trimestre precedente, con passaggio da -26 punti a – 6 punti.

Sono altresì confortanti le statistiche legate alle attese delle agenzie riguardo al proprio mercato di riferimento. Pur ancora lievemente improntate al pessimismo, oggi il 14,5% degli operatori dichiara di avere aspettative sfavorevoli per il trimestre in corso, mentre il 12,4% degli agenti ha aspettative favorevoli (le percentuali erano rispettivamente pari al 26,3% e al 9,4%).

Ancora, le prospettive a due anni sono tornate positive già nel corso del trimestre precedente, e sono oggi ulteriormente migliorate, con un saldo fra attese di miglioramento e peggioramento pari a 23,6 punti, ex 9,6 punti. La quota di agenti che si attende un impatto positivo dell’epidemia sulla domanda di abitazioni è intanto notevolmente cresciuta, divenendo prevalente su quella che invece si attende effetti negativi.

I prezzi di vendita

Passando poi alla percezione sui prezzi di vendita, il 61,5% degli agenti intervistati ha segnalato una sostanziale stabilità nel primo trimestre 2021, in linea con la precedente rilevazione. Di contro, la percentuale di operatori che ravvisa un calo delle quotazioni è oggi calata, pur rimanendo comunque piuttosto sostenuta (27,1%, ex 33,7%).

Sempre in termini di valori di mercato, condividiamo come lo sconto medio sui prezzi di vendita in relazione alle richieste iniziali del venditore sia sceso rispetto al trimestre precedente, al 10,1%, ex 11,3%. I tempi medi di vendita sono ora calati a 7 mesi.

I mutui

Concludiamo infine sottolineando come il 72,9% delle compravendite nel trimestre sia stato finanziato con un mutuo ipotecario, contro il 73,8% della precedente rilevazione. Il loan-to-value, ovvero il rapporto fra l’importo del prestito e il valore dell’immobile, è invece pressoché stabile, al 76,2%. È del 24,6% la percentuale di agenzie immobiliari che dichiarano difficoltà nel reperimento di un mutuo da parte dei propri clienti, contro il 25,8% della rilevazione precedente.

Insomma, complessivamente i dati contenuti nelle ultime Statistiche trimestrali dell’OMI – Agenzia delle Entrate sostengono un discreto miglioramento delle condizioni del mercato immobiliare residenziale, con un compravendite in aumento, prezzi in tenuta, sconti e tempi medi di vendita in accorciamento.

Il trend dovrebbe confermarsi positivo anche nei prossimi trimestri, pur su ritmi di ripresa evidentemente più contenuti, considerato che la base di raffronto si sta facendo via via più sostenuta.

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