Dopo un lungo periodo di timidezza, la domotica sembra finalmente aver preso di mira le case degli italiani con maggiore vigore. E anche se questo mercato nel nostro Paese vale solo 380 milioni di euro, contro i quasi 2 miliardi di euro della Germania, tutto lascia intendere che tra breve le cose potrebbero cambiare.
Per poter rispondere ad alcuni quesiti molto comuni sulla domotica in casa, di seguito abbiamo voluto rispondere a 5 domande fondamentali: vediamole insieme!
Quanto costa la domotica in casa?
Non è possibile stimare a quanto possa equivalere un investimento sulla domotica nel proprio appartamento. Molto dipende infatti dalle proprie aspettative, e da quanto si vorrà personalizzare il proprio appartamento: le soluzioni più economiche sono quelle “standard”, predisposte da aziende specializzate che vendono degli apparecchi facilmente configurabili, tendenzialmente senza fili, che permettono una soddisfacente gestione degli impianti. Le soluzioni più onerose sono invece quelle che vengono realizzate dai progettisti su misura.
In ogni caso, occorrerà altresì valutare le dimensioni della casa, e da quante e quali automazioni si desidera impostare.
Cosa posso fare con la domotica?
Il numero di funzioni degli impianti di domotica sta crescendo rapidamente, mese dopo mese. Non è tuttavia errato affermare che la maggior parte degli impianti abbia tre obiettivi principali, quali quelli di migliorare la protezione del fabbricato e del suo contenuto, la comodità di fruizione degli elettrodomestici (e non solo) e un migliore risparmio energetico. Ecco perché, in fondo, le automazioni domotiche più richieste sono quelle legate all’antifurto, alla videosorveglianza, alla climatizzazione e agli impianti elettrici.
Come posso proteggere la casa grazie alla domotica?
Come abbiamo ricordato poche righe fa, uno degli obiettivi principali dei sistemi di domotica è certamente quello di poter tutelare la casa e il suo contenuto dai ladri. Grazie alla domotica sarà possibile installare dei sensori anti-intrusione e delle telecamere in casa, potendo in questo modo gestire la sicurezza dell’appartamento nel migliore dei modi.
Rientrano altresì all’interno di questa classe di dispositivi i videocitofoni smart o, ancora, i controlli delle serrature, così come l’accensione e lo spegnimento di luci e altri impianti a distanza (utili, peraltro, per simulare la presenza in appartamento).
Quanto è sicura la domotica? I miei dati sono a rischio?
Uno dei motivi che spinge molte persone a diffidare della domotica è l’impressione che i propri dati siano sempre esposti a rischi di sottrazione da parte di hacker & co. D’altronde, è vero che un hacker potrebbe potenzialmente entrare in un altrui sistema di domotica e controllare la casa al posto del malcapitato proprietario.
In ogni caso, i moderni sistemi di domotica sono sempre più sicuri. E, con l’aiuto di qualche atteggiamento più consapevole (ad esempio, cambiando le password e le credenziali molto frequentemente) si può ulteriormente incrementare il livello di protezione dei propri dati.
Come posso iniziare con la domotica in casa?
Uno dei modi più semplici per poter iniziare a gestire sistemi di domotica in casa lo stanno proponendo alcuni dei big a stelle e strisce, come Google e Amazon. Potrebbero essere un buon modo, economico e sufficientemente semplice, per potersi avvicinare alla prima strutturazione della propria casa intelligente.